Stop alla deforestazione entro il 2030
A cura di Camilla M.
I leader di oltre 100 paesi del mondo si sono impegnati a porre fine alla deforestazione entro il 2030. Questo è uno dei principali accordi raggiunti a Glasgow in Scozia che ha ospitato a fine ottobre la ventiseiesima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, meglio conosciuta con l’acronimo COP26, per aiutare a preservare il nostro ambiente e ridurre l’inquinamento. In questo congresso non si è parlato solo di cambiamento ambientale e climatico ma anche di investimenti. Per contrastare la deforestazione si prevede la necessità di un finanziamento di circa 19,2 miliardi di dollari.
Il cambiamento climatico è una sfida globale, le emissioni sono ovunque e riguardano tutti. É un problema che richiede una soluzione immediata e che deve coinvolgere anche i paesi in via di sviluppo che devono evolversi fino a raggiungere un’economia basata su fonti sostenibili e pulite. Come ha constatato il premier britannico Boris Johnson le foreste sono dei grandi ecosistemi brulicanti. Queste cattedrali della natura sono i polmoni del nostro pianeta. Tra i firmatari della Dichiarazione di Glasgow su foresta e terra troviamo i presidenti Xi Jinping, Jair Bolsonaro e Vladimir Putin. Altri paesi che hanno aderito all’accordo sono: Brasile, Cina, Russia, Stati Uniti, Canada e la Repubblica Democratica del Congo.
Secondo la presidenza britannica per questo progetto saranno impiegati 8,75 miliardi di sterline che equivalgono a 10,30 miliardi di euro di fondi pubblici, di cui un miliardo andrà alla protezione del bacino del Congo che ospita una delle più grandi foreste tropicali del mondo, l’altro polmone della terra oltre alla foresta amazzonica.
Questa foresta tropicale è un paradiso di natura incontaminata, accoglie più del 70% di tutte le specie animali e vegetali. Negli ultimi cinquant’anni il tasso di crescita della popolazione e la maggiore richiesta di risorse primarie, hanno portato alla distruzione di metà delle foreste tropicali esistenti. E’ stato calcolato che in questa area venga abbattuto un albero ogni minuto e se si continuerà a procedere a questo ritmo ci avvicineremo presto all’inesorabile punto di non ritorno.
In conclusione, l’accordo internazionale raggiunto a Glasgow è il più grande passo avanti nella protezione delle foreste del mondo da una generazione.